Sinhai amaro del deserto dal “Cuore siciliano“.

Le mie origini sono antichissime: la ricetta risale al 1500 d.C. ed è stata ritrovata in alcuni Manoscritti di erboristeria trasportati da carovane commerciali d’Oriente ed acquistati casualmente da dottori erboristi siciliani.
Sì, perché le mie radici sono nel deserto d’Oriente africano, del cui caldo sole sono il frutto, ed ho poi viaggiato raggiungendo l’assolata Sicilia dove, complice il profumo di questa terra magnifica, la mia ricetta è stata riprodotta aggiungendo all’infuso originale l’essenza delle arance amare siciliane ed il sentore del cardo e del cardamomo noto anche come seme del Paradiso.
Nel mio infuso sono racchiuse ben 32 botaniche officinali tra le quali troviamo: menta e menta piperita, genziana, artemisia chiamata anche erba “magica” di San Giovanni e le mediterranee arancia amara siciliana e, come già accennato, cardo siciliano e cardamomo. Queste finissime officinali possiedono proprietà digestive, rilassanti e benefiche. L’infusione, dalla macerazione all’infusione stessa, avviene solo immediatamente dopo la selezione e raccolta delle botaniche officinali così da mantenere immutate le proprietà organolettiche.
Solo successivamente vengo posto in fusti di rovere per il riposo e la conservazione del mio infuso per il quale viene utilizzato pregiatissimo alcool. Grazie a questa lavorazione le mie proprietà digestive sono ancora più spiccate e favoriscono un diffuso benessere di tutto il corpo dopo ogni pasto.
Il mio gusto deciso ma armonioso, si adatta ai palati più sensibili ed esigenti.
Per apprezzare ed esaltare al meglio queste caratteristiche, il consiglio è di assaporarmi ghiacciato ad una temperatura di circa – 18°.
Intolleranze? Nessuna, ovviamente bevetemi lentamente e con moderazione, è importante degustarmi.
Il vostro palato vi ringrazierà.

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