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Dal 1850 in poi il Conte Cesare Mattei inizia a pubblicare libri ed articoli per spiegare cosa fosse questa nuova medicina che curava tutti i mali. Ma non tutti erano d’accordo sulle sue portentose guarigioni…

Una cosa è certa: la parola “elettro” posta davanti alla parola “omeopatia” ha fatto sorgere domande a cui ancora non siamo riusciti a dare una risposta plausibile. Cesare Mattei stesso ha più volte dato affermazioni fuorvianti:

  • interpretando prima la velocità con cui i suoi rimedi agiscono e curano le malattie, velocità pari all’elettricità appunto
  • spiegando che la parte “elettrica” proviene dalle piante di cui utilizza il principio per i suoi rimedi

“L’Elettromiopatia non è che il compimento della grande scoperta di Hahnemann, effettuato colla congiunzione dell’Elettricità vegetale al principio dei simili”

“La legge generale dei Simili mi ha guidato nelle mie ricerche. Ma senza un principio elettrico che io ho potuto unire ai Simili, non avrei ottenuta quella potenza medicamentosa, che ha destato la maraviglia del mondo. Così l’omiopatia cura i sintomi, l’elettromiopatia cura le cause; non distrugge soltanto il male, ma bensì il principio generatore del male.“

Continuando tra le letture dei suoi libri e degli articoli che pubblicava su giornali e riviste specializzate dell’epoca, troviamo riferimenti anche sulle scoperte di Galvani:

… Noi similmente abbiamo ricercato il fluido elettrico vegetale; e se quello del Galvani risveglia le apparenze della vita in rana morta, questo nostro ristabilisce la vitalità e la salute alterata nei muscoli e nervi dell’uomo avviato a certa morte.”

Presentazione “I rimedi del conte”

Senza clorofilla non c’è vita

La clorofilla, definita “sangue verde” perché la sua struttura chimica è fortemente affine a quella dell’emoglobina, è indispensabile per svolgere la fotosintesi, processo attraverso il quale gli organismi vegetali producono sostanze complesse come gli zuccheri, partendo da anidride carbonica e acqua e utilizzando la luce e dalla cui reazione chimica viene liberato l’ossigeno attraverso le foglie.

Senza la fotosintesi clorofilliana non ci sarebbe vita sulla terra! Recenti studi hanno messo in evidenzia un interessante potenziale antimutageno e anticancerogeno di preparati a base di clorofilla. Che Cesare Mattei abbia “scoperto l’acqua calda” potrebbe essere il segreto…

Non dimentichiamoci della sua grande cultura e del periodo storico in cui è nato e vissuto:

1533, le origini Scienza del farmaco: cenni storici tra Padova ed il Veneto