Rocchetta e Mattei

 
 

Cosa ha a che fare il nome della nostra società con il conte Cesare Mattei ed il castello Rocchetta Mattei?

Il nostro ufficio inizialmente era proprio ai piedi del promontorio su cui sorge il castello e dalla nostra terrazza si scorgevano le punte della torre in cui il conte Cesare Mattei creava i suoi rimedi. Visionario bolognese nato all’inizio del 1800, Cesare Mattei è la mia personale ispirazione per la sua capacità di far conoscere al mondo la sua invenzione: l’elettromeopatia.

Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.

Oggi più che mai il detto di Ippocrate di Coo sul cibo ritengo sia una verità assoluta e probabilmente anche Cesare Mattei, nel ricercare i rimedi per tutti i mali del mondo, si affidava alle capacità dell’acqua e delle piante di riequilibrare l’energia che circola nel nostro corpo e che ci mantiene in salute o ci fa ammalare. Rocchetta Food srl nasce per ricordare proprio questo aforisma abbinandolo ai rimedi Mattei.

Similia Similibus Curantur

Cesare Mattei era discepolo assieme a Marco Minghetti del medico, letterato e filosofo sensista (dottrina filosofica che riporta ogni contenuto e la stessa azione del conoscere al sentire, escludendo in tal modo dalla conoscenza tutto quello che non sia riportabile ai sensi) ravennate Paolo Costa. Questi studi e la morte prematura della madre per tumore al seno gli fanno intraprendere da autodidatta lo studio dell’omeopatia, scienza medica fondata da Friedrich Samuel Hahnemann, (Compendio di scienza medica razionale – 1810) e che comincia da allora a diffondersi in Europa. L’ipotesi alla base dell’omeopatia è che una sostanza in grado, a dosi tossiche, di provocare in un individuo sano il quadro di una data malattia, ha il potere di curarla se impiegata a dosi attenuate (la prima fondamentale legge dell’omeopatia è la similitudine, similia similibus curantur opposta al contraria contrariis curantur, la soppressione dei sintomi nei farmaci tradizionali, come antibiotici e antidolorifici della allopatia). Dedicatosi dunque a studi di fitoterapia, omeopatia, alchimia e magnetismo, formula una sua teoria alla quale dà il nome di elettromiopatia.

L’elettromeopatia

“Eletttromiopatia, scienza nuova che cura il sangue e sana l’organismo”, “La scienza nuova del Conte Cesare Mattei e la scienza vecchia del Dottore C.”, “L’emancipazione dell’uomo pei rimedi Mattei”, “Vade-mecum dell’elettromeopatia”….

Diversi libri e pubblicazioni spiegano cosa fosse questa nuova teoria inventata da Cesare Mattei che si basa sull’abbinamento di granuli medicati e liquidi detti “fluidi elettrici”.
I granuli medicati sono preparati a base di piante e minerali, si ritiene che abbiano proprietà curative in grado di ripristinare l’equilibrio energetico dell’organismo.
I fluidi elettrici, invece, sono preparati a base di acqua e sostanze minerali e si ritiene che abbiano proprietà antinfiammatorie e analgesiche.

L’elettromeopatia viene utilizzata così per trattare una varietà di condizioni, tra cui:

  • Malattie croniche, come l’artrite, il diabete e l’ipertensione
  • Malattie acute, come il raffreddore, la febbre e il mal di testa
  • Problemi di pelle, come l’acne, l’eczema e la psoriasi
  • Problemi digestivi, come la gastrite, la colite e la stitichezza
  • Problemi muscoloscheletrici, come il mal di schiena, il mal di collo e l’artrosi

L’elettromeopatia non è riconosciuta dalla medicina tradizionale e non esistono studi scientifici che ne dimostrino l’efficacia anche se ci sono molti sostenitori che affermano di aver avuto successo nel trattare una varietà di condizioni con questi rimedi nel corso dal 1850 fino ai primi del ‘900.

Principi fondamentali:

  • L’organismo è un sistema complesso di energie che devono essere in equilibrio per garantire la salute.
  • Le malattie sono causate da un’interruzione di questo equilibrio.
  • I granuli medicati e i fluidi elettrici possono aiutare a ripristinare l’equilibrio energetico e promuovere la guarigione.

Ci sono alcune similitudini tra elettromeopatia e medicina cinese. Entrambe le terapie si basano sull’idea che l’organismo è un sistema complesso di energie che devono essere in equilibrio per garantire la salute. Le malattie sono causate da un’interruzione di questo equilibrio.

Chi era il Conte Cesare Mattei dal punto di vista religioso

Cesare Mattei era un uomo complesso e le sue credenze religiose erano probabilmente un mix di diverse tradizioni. Nato in una famiglia di antica nobiltà, aveva ricevuto un’educazione cattolica. Tuttavia, in seguito si interessò anche ad altre religioni, tra cui l’esoterismo, la massoneria e l’occultismo. In alcune sue opere, Mattei fa riferimento a Dio e alla religione cristiana come ad esempio nel suo libro “Brevi cenni sulle specialità Mattei“, pubblicato per la prima volta nel 1850, dove scrive:

La vera medicina è quella che Dio ha posto nelle sue creature.

Tuttavia, Mattei non si identificava con nessuna religione in particolare: egli credeva che la verità fosse contenuta in tutte le religioni e che fosse possibile trovare Dio in tutte le tradizioni. Era anche un uomo spirituale e credeva nell’importanza della meditazione e della preghiera: riteneva che queste pratiche potessero aiutare le persone a trovare la pace interiore e la guarigione spirituale.

Cronologia molto breve della nascita, sviluppo e morte dell’elettromeopatia legata a Cesare Mattei:

  • 1850: pubblicazione del libro “Brevi cenni sulle specialità Mattei” ed inizia la costruzione del castello della Rocchetta
  • 1850-1860: Mattei inizia a trattare pazienti con la sua terapia nella sua casa di Bologna
  • 1859: Mattei si stabilisce definitivamente in Rocchetta
  • 1860-1908: diffusione della elettromeopatia di Mattei in Italia e in altri paesi europei
  • 1908: morte di Cesare Mattei

Similitudini e differenze con la medicina cinese

  • Entrambi i sistemi ritengono che l’organismo sia attraversato da flussi energetici. Nell’elettromeopatia questi flussi energetici sono chiamati “forze elettromagnetiche“, in medicina cinese, sono chiamati “Qi“.
  • Entrambi i sistemi ritengono che le malattie siano causate da un’interruzione di questi flussi energetici: “disequilibrio energetico” e “disarmonia del Qi”.
  • Entrambi i sistemi utilizzano sostanze naturali per ripristinare l’equilibrio energetico. Granuli medicati e i fluidi elettrici e nella medicina cinese piante medicinali, minerali e tecniche di agopuntura.

Inoltre, l’elettromeopatia ha incorporato alcuni elementi della medicina cinese, come l’utilizzo dei meridiani energetici (canali attraverso i quali scorre il Qi) per localizzare le aree del corpo in cui è necessario ripristinare l’equilibrio energetico. La differenza sostanziale tra le due medicine è data dal fatto che l’elettromeopatia si basa su una teoria elettromagnetica, mentre la medicina cinese si basa su una teoria energetica.

Cesare Mattei e Nikola Tesla

Cosa c’entra il conte Mattei con Tesla vi chiederete. Ho trovato che tra i due personaggi esistono alcune similitudini interessanti: innanzi tutto entrambi erano inventori e visionari che hanno contribuito in modo significativo al progresso scientifico e tecnologico.

In particolare, Mattei e Tesla condividono le seguenti similitudini:

  • Entrambi erano interessati alle energie alternative: Mattei ha sviluppato l’elettromeopatia, che utilizzava l’energia elettromagnetica per trattare le malattie, mentre Tesla ha lavorato allo sviluppo di nuove fonti di energia, come la corrente alternata e la trasmissione senza fili.
  • Entrambi erano visionari: Mattei credeva che l’elettromeopatia potesse essere utilizzata per curare tutte le malattie mentre Tesla credeva che l’energia elettrica potesse essere utilizzata per risolvere i problemi del mondo, come la povertà e la guerra.
  • Entrambi erano controversi: le teorie di Mattei sull’elettromeopatia sono state criticate da alcuni medici e scienziati. Le invenzioni di Tesla sono state spesso incomprese e sottovalutate dai suoi contemporanei.

Tuttavia, ci sono anche alcune differenze tra Mattei e Tesla. In particolare, Mattei era un medico e un imprenditore, mentre Tesla era un ingegnere e un fisico. Mattei era anche più interessato alle applicazioni pratiche delle sue invenzioni, mentre Tesla era più interessato alle loro implicazioni teoriche.

Cesare Mattei (1809-1896)
E’ stato un medico e un imprenditore italiano.
È stato il creatore dell’elettromeopatia, una terapia fitoterapica che utilizzava l’energia elettromagnetica per trattare le malattie.
Mattei era un visionario che credeva che l’elettromeopatia potesse essere utilizzata per curare tutte le malattie.
Le sue teorie sull’elettromeopatia sono state criticate da alcuni medici e scienziati, ma Mattei ha avuto un grande successo commerciale con la sua terapia.

 

 

  Nikola Tesla (1856-1943)
E’ stato un ingegnere e un fisico serbo-americano.
È stato uno dei più importanti inventori del XX secolo.
Tesla ha lavorato allo sviluppo di nuove fonti di energia, come la corrente alternata e la trasmissione senza fili.
Era un visionario che credeva che l’energia elettrica potesse essere utilizzata per risolvere i problemi del mondo, come la povertà e la guerra.
Le sue invenzioni sono state spesso incomprese e sottovalutate dai suoi contemporanei, ma hanno avuto un impatto profondo sul progresso scientifico e tecnologico.
  Guglielmo Marconi (1874-1937)
E’ stato un ingegnere e un fisico italiano.
È stato il pioniere della radio.
Marconi ha sviluppato un sistema di telecomunicazioni senza fili che ha rivoluzionato il modo in cui ci comunichiamo.
Era un inventore pragmatico che era interessato alle applicazioni pratiche delle sue invenzioni.
Le sue scoperte hanno avuto un impatto profondo sulla società moderna.

 

 

Mattei, Tesla e Marconi erano tutti inventori e visionari che hanno contribuito in modo significativo al progresso scientifico e tecnologico. Avevano obiettivi e motivazioni diverse, ma tutti erano animati da un desiderio di migliorare il mondo:
Mattei credeva che l’elettromeopatia potesse essere utilizzata per curare tutte le malattie.
Tesla credeva che l’energia elettrica potesse essere utilizzata per risolvere i problemi del mondo.
Marconi credeva che la radio potesse essere utilizzata per migliorare le comunicazioni tra le persone.

Mattei, Tesla e Marconi sono figure importanti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia.

Guglielmo Marconi e Ruggero Alfredo Ighina

Guglielmo Marconi e Ruggero Alfredo Ighina sono stati due inventori italiani che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo delle telecomunicazioni senza fili. Marconi è il pioniere della radio, mentre Ighina è stato un suo collaboratore di lunga data.

Ighina è nato a Bologna nel 1897. Si è laureato in ingegneria elettrica al Politecnico di Milano nel 1920. Dopo la laurea, ha iniziato a lavorare come assistente di Marconi presso il Laboratorio Marconi di Roma, su una serie di progetti, tra cui:

  • Lo sviluppo di un sistema di telegrafia senza fili a lunga distanza
  • L’invenzione del radiogoniometro, un dispositivo che consente di determinare la posizione di una stazione radio
  • La realizzazione di un sistema di trasmissione senza fili di immagini

Ighina ha anche sviluppato alcune invenzioni proprie, tra cui:

  • Un sistema di trasmissione senza fili di energia elettrica
  • Un sistema di trasmissione senza fili di dati
  • Un sistema di controllo remoto

Il rapporto tra Marconi e Ighina è stato complesso e talvolta controverso. Ighina era un inventore brillante e creativo, ma era anche un uomo difficile e ambizioso. Marconi, invece, era un uomo pragmatico e determinato a raggiungere i suoi obiettivi. I due uomini hanno avuto spesso divergenze di opinioni, ma hanno anche collaborato a stretto contatto per molti anni. Ighina ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle invenzioni di Marconi, e la sua collaborazione ha contribuito a rendere Marconi uno dei più importanti inventori del XX secolo.

L’energia elettromagnetica: importanza per la vita. Medicine nella storia

Ighina credeva che l’energia elettromagnetica fosse una forza vitale che permeava l’intero universo. Questa energia, era responsabile della creazione e del mantenimento della vita. Secondo Ighina infatti la vita è iniziata sulla Terra quando l’energia elettromagnetica del Sole ha interagito con l’energia elettromagnetica della Terra. Queste idee sono simili a quelle di Cesare Mattei, che credeva che l’energia elettromagnetica fosse la chiave per la guarigione delle malattie.

Diverse antiche medicine si basano sull’idea che l’energia sia fondamentale per la salute e che le malattie siano causate da un’interruzione di questa energia:

  • La medicina cinese, che utilizza l’agopuntura per stimolare i meridiani energetici del corpo.
  • La medicina ayurvedica, che utilizza i massaggi e le erbe per ripristinare l’equilibrio energetico del corpo.
  • La medicina tradizionale giapponese, che utilizza tecniche come il reiki e lo shiatsu per equilibrare l’energia del corpo.

Dopo la morte di Cesare Mattei, avvenuta nel 1896, l’azienda che creava e distribuiva i rimedi elettromeopatici viene affidata a suo figlio adottivo, Mario Venturoli Mattei. L’elettromeopatia ha continuato a essere praticata in Italia fino agli anni ’50, quando è stata gradualmente sostituita dalla medicina tradizionale.

Mario Venturoli Mattei (Bologna, 1840 – Bologna, 1920) studiò medicina all’Università di Bologna e si laureò nel 1863. Mario Venturoli Mattei era un uomo molto carismatico e un abile comunicatore e venne adottato da Cesare Mattei per proseguire lo sviluppo e la distribuzione dei rimedi elettromeopatici. Ha scritto diversi libri sull’elettromeopatia, tra cui “La medicina del futuro” e “L’elettromeopatia: storia, teoria e pratica“.

Gli egizi e le piramidi: cosa c’entrano con Cesare Mattei?

L’elettromeopatia e le energie utilizzate dagli antichi egizi nelle piramidi sono entrambe basate sull’idea che l’energia sia fondamentale per la salute. L’elettromeopatia sostiene che l’energia elettromagnetica sia fondamentale per la salute. Questa energia è prodotta dal corpo umano e può essere disturbata da fattori come stress, inquinamento e lesioni. L’elettromeopatia mira a ripristinare l’equilibrio energetico del corpo utilizzando impulsi elettrici.

Gli antichi egizi credevano che esistessero diversi tipi di energie, tra cui l’energia vitale, l’energia cosmica e l’energia magnetica. Queste energie erano considerate fondamentali per la salute e il benessere. Gli antichi egizi usavano le piramidi per concentrare e amplificare queste energie.

E’ interessante notare che entrambe le teorie si basano sull’idea che l’energia sia fondamentale per la salute.

Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che le piramidi possano effettivamente avere proprietà energetiche: alcuni studi hanno dimostrato che le piramidi possono generare campi elettromagnetici, altri studi hanno dimostrato che le piramidi possono avere un effetto positivo sulla salute umana. Le piramidi egizie sono costruite secondo precise proporzioni geometriche, che si ritiene siano in grado di concentrare e amplificare le energie. Queste energie possono essere utilizzate per una varietà di scopi, tra cui la guarigione, la meditazione e la spiritualità.

Il castello Rocchetta Mattei è un edificio eccentrico eclettico costruito dal conte Cesare Mattei nel XIX secolo, ma Mattei credeva che il castello fosse un luogo di guarigione e che le sue energie potessero aiutare le persone a guarire da una varietà di malattie tanto che utilizzava il castello per praticare l’elettromeopatia.

Guarire con l’acqua… e si riparla di egizi e greci e pure dei nativi americani

Mattei credeva che l’acqua avesse proprietà curative e che potesse essere utilizzata per trattare una varietà di malattie. Egli utilizzava l’acqua in una varietà di modi, tra cui l’immersione, l’assunzione orale e l’applicazione topica.

Questa credenza nell’efficacia dell’acqua come guarigione è condivisa da molte altre civiltà. Ad esempio, gli antichi egizi usavano l’acqua per trattare una varietà di malattie, tra cui la malaria, la febbre e le infezioni. Essi utilizzavano l’acqua in una varietà di modi, tra cui l’immersione, l’assunzione orale e l’applicazione topica.

Anche gli antichi greci usavano l’acqua come guarigione. Essi credevano che l’acqua avesse proprietà purificatrici e che potesse essere utilizzata per curare sia il corpo che la mente. Essi utilizzavano l’acqua in una varietà di modi, tra cui l’immersione, l’assunzione orale e l’applicazione topica.

Inoltre, anche le civiltà native americane usavano l’acqua come guarigione. Esse credevano che l’acqua fosse un dono degli dei e che potesse essere utilizzata per curare una varietà di malattie. Esse utilizzavano l’acqua in una varietà di modi, tra cui l’immersione, l’assunzione orale e l’applicazione topica.

Raffronti:

  • Gli antichi egizi usavano l’acqua della fonte sacra di Karnak per trattare la malaria.
  • Gli antichi greci usavano le terme per curare una varietà di malattie, tra cui la febbre, le infezioni e le malattie della pelle.
  • Le civiltà native americane usavano le cascate per curare il mal di testa e i disturbi digestivi.

È interessante notare che Mattei era anche un appassionato di storia e di archeologia: era affascinato dalle civiltà antiche e dalle loro pratiche mediche ed è quindi possibile che abbia tratto ispirazione dalle pratiche mediche delle civiltà antiche, tra cui l’uso dell’acqua come guarigione.

L’acqua utilizzata da Cesare Mattei, chiamata “acqua di Montovolo“: era un’acqua che veniva raccolta dal Monte Montovolo, un’altura situata proprio sopra la Rocchetta, in una serie di cisterne situate sulla cima del monte, costruite in modo da raccogliere l’acqua piovana e l’acqua di sorgente. L’acqua veniva poi trasportata alla Rocchetta Mattei, dove veniva utilizzata per una varietà di scopi, perchè Mattei credeva che  avesse proprietà curative a causa della sua composizione chimica: riteneva fosse ricca di minerali e di altre sostanze che potevano aiutare a curare diverse malattie tra cui:

  • Malattie della pelle
  • Malattie del tratto digestivo
  • Malattie respiratorie
  • Malattie neurologiche
  • Malattie infettive

La memoria dell’acqua

La frase “l’acqua ha memoria” significa che l’acqua sarebbe in grado di conservare le informazioni che ha incontrato, come le sostanze chimiche con cui è venuta a contatto o le emozioni delle persone che l’hanno toccata.Questa teoria è stata proposta per la prima volta dal ricercatore francese Jacques Benveniste negli anni ’80. Benveniste ha condotto una serie di esperimenti che sembravano dimostrare che l ‘acqua poteva conservare le informazioni di un’allergia anche dopo che l’allergene era stato rimosso. Gli esperimenti di Benveniste sono stati controversi e non sono stati replicati da altri ricercatori. Tuttavia, hanno contribuito a diffondere l’idea che l’acqua possa avere memoria.

Ci sono diverse teorie che cercano di spiegare come l’acqua possa avere memoria ed i campi in cui si utilizzano tali teorie:

  • Una teoria è che l’acqua potrebbe essere in grado di formare strutture molecolari che conservano le informazioni.
  • Un’altra teoria è che l’acqua potrebbe essere in grado di interagire con il campo elettromagnetico dell’ambiente circostante, registrando le informazioni in questo modo.
  • Alcuni medici hanno ipotizzato che l’acqua possa essere utilizzata per trattare una varietà di malattie, come il cancro, l’Alzheimer e l’autismo.
  • Alcuni prodotti cosmetici vengono pubblicizzati come contenenti acqua con memoria, che dovrebbe essere in grado di migliorare la pelle.
  • Alcuni chef hanno ipotizzato che l’acqua con memoria possa essere utilizzata per migliorare il sapore del cibo.

Ma che fine ha fatto in Italia l’elettromeopatia e l’eredità del conte?

Immaginiamo di alzarci una mattina con un tremendo mal di testa, un bel raffreddore e qualche linea di febbre.

Apriamo il nostro armadietto dei medicinali dove teniamo sempre una scorta di Moment per ogni evenienza, l’aspirina ed il Vivin C per i malanni stagionali e la Tachipirina per la febbre. Non abbiamo bisogno di recarci dal nostro medico di fiducia perché sono sempre gli stessi medicinali che ci prescrive in queste occasioni e la farmacia sotto casa ce li vende senza ricetta.

Antibiotici

Il primo ricercatore cui si deve la scoperta degli antibiotici è un italiano, Vincenzo Tiberio di origini molisane, un ufficiale medico del Corpo Sanitario della Marina Militare. Nel 1895 descrisse il potere battericida di alcune muffe anticipando di oltre 30  anni la scoperta della penicillina da parte di Alexander Fleming. E’ infatti nel 1928 che quest’ultimo riesce a caratterizzare la penicillina dando ufficialmente il via alla nascita degli antibiotici. La prima sperimentazione della penicillina su un essere umano fu fatta nel 1941 e due anni dopo ne venne autorizzato l’utilizzo in un ospedale militare.

A questo primo antibiotico si deve la cura di moltissime infezioni, come quelle della pelle, le polmoniti, le meningiti e le setticemie, le infezioni intestinali gravi che erano causa di morte anche in breve tempo. E fu solo l’inizio per arrivare al Moment, all’Aspirina, al Vivin C, alla Tachipirina…

Immaginiamo invece che in pochi decenni tutte queste medicine che il nostro farmacista ci può vendere “a banco” non vengano più prodotte e vengano ritirate dal mercato mondiale, relegando le ultime scatole rimaste in circolazione in bacheche di musei come ricordo di pochi nostalgici degli antibiotici. Va bene che il nostro farmacista ci può vendere dei medicinali diversi, che il nostro medico ci possa prescrivere altre soluzioni per il nostro mal di testa, il raffreddore e la febbre, ma di antibiotici nemmeno l’ombra!!!

Questo è proprio quello che è successo ai rimedi di Cesare Mattei, a quei granuli e fluidi che per quasi un secolo hanno curato migliaia di persone in tutto il mondo, arrivando ad avere più di 200 depositi per la distribuzione capillare in ogni parte del pianeta, partendo dalla nostra città!

Che sia un caso che proprio l’anno prima della morte di Cesare Mattei un altro italiano diventi il precursore della scoperta della penicillina?

Che sia un altro caso che a metà del ‘900 viene dato il via ufficiale all’utilizzo di questi nuovi antibiotici e contestualmente l’ultimo deposito di elettromeopatia chiude i battenti?