Metabolismo: come risvegliarlo

“Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo”

Ippocrate di Coo (460 a.C. circa – Larissa, 377 a.C.)

Metabolismo: combinazione tra reazioni chimiche che avvengono nel nostro organismo per trasformare il cibo introdotto con l’alimentazione e l’energia necessaria per far funzionare correttamente le cellule del nostro corpo.

Premessa

Il nostro complesso organismo ha bisogno di “carburante” per poter funzionare e di “energia“, per mantenere attive le funzioni fisiologiche vitali, (circolazione sanguigna, respirazione, attività nervosa e ghiandolare, mantenimento della temperatura corporea) oltre ad utilizzarla per fare attività fisica. In completo stato di riposo, la quantità minima di energia richiesta per le sole funzioni vitali viene rappresentata dal metabolismo basale.

Per mantenere un buono stato di salute a lungo termine, è utile sapere qual è il fabbisogno energetico del nostro orgamismo, cioè l’apporto di energia ricavata dagli alimenti necessario a compensare il nostro dispendio energetico. Per questo motivo, quando mangiamo molto di più di quello di cui abbiamo effettivamente bisogno o alimenti sbagliati per il nostro fisico, non solo aumentiamo di peso, ma aumenta anche la predisposizione a malattie croniche come il diabete. Non riuscendo ad assorbire tutti i giusti macro nutrienti dal cibo, il nostro corpo, per istinto di sopravvivenza, rallenta alcuni processi per continuare a funzionare correttamente: metabolismo lento e disfunzione metabolica.

Per far ripartire il nostro metabolismo quindi è necessario “confondere” il nostro corpo, facendogli capire che non esiste nessun pericolo e ripristinando il suo equilibrio naturale. E come diceva più di 2000 anni fa Ippocrate, la medicina perfetta è il cibo. Alcune regole per riattivare il metabolismo:

  • evitare cibi acidi e prediligere cibi alcaini, dalle proprietà antinfiammatorie, energizzanti, antiossidanti e rinvigorenti, in grado di rafforzare il sistema immunitario, migliorare le funzioni digestive, epatiche ed intestinali e prevenire l’invecchiamento cellulare
  • non consumare cibi con alto valore glicemico, parametro che indica la capacità e la velocità di un alimento di aumentare la glicemia cioè il livello di zucchero nel sangue
  • consumare giornalmente alimenti con alto potere antiossidante, per combattere i radicali liberi in eccesso che sono nocivi per il nostro corpo e velocizzano l’invecchiamento cellulare, oltre ad intossicare e danneggiare il nostro fisico
  • imparare ad associare gli alimenti: carboidrati, proteine e grassi vengono digeriti con enzimi diversi e specializzati per ogni tipologia di macronutrienti. Un’associazione scorretta tra i diversi gruppi di alimenti causa fenomeni spiacevoli quali acidità di stomaco, alitosi, pancia gonfia, reflusso, rallentamento della digesione, aumento di peso, ecc.ecc.
  • utilizzare una vera e propria strategia alimentare per ottimizzare l’assorbimento dei vari nutrienti: variazioni metaboliche ed assimilazione dei nutrienti sono strettamente correlate ad una complessa rete di aggiustamenti ormonali, di conseguenza stimolare con la dieta la secrezione di un ormone piuttosto che un altro significa influenzare la propria composizione corporea.